I prezzi alimentari sono destinati a rimanere sostenuti - e forse ad aumentare - e saranno caratterizzati da grande volatilità, è quanto afferma il rapporto annuale sulla fame nel mondo pubblicato oggi The State of Food Insecurity in the World (SOFI 2011), quest'anno redatto congiuntamente dalle tre agenzie di Roma: la FAO, (l'Organizzazione ONU per l'alimentazione e l'agricoltura), l'IFAD (il Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo) ed il PAM (il Programma alimentare mondiale).
I più a rischio saranno i piccoli paesi, dipendenti dalle importazioni, specialmente quelli africani. Molti di essi stanno ancora pagando le gravi conseguenze della crisi alimentare e di quella economica del 2006-2008.
Crisi come queste, compresa quella nel Corno d'Africa, "mettono a rischio i nostri sforzi per raggiungere l'obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare per il 2015 la proporzione di persone che soffrono la fame", mettono in guardia i responsabili delle tre agenzie: Jacques Diouf della FAO, Kanayo F. Nwanze dell'IFAD e Josette Sheeran del PAM, nell'introduzione al rapporto.
Notizia ripresa da
www.FAO.org