I settori con il maggior numero di riconoscimenti – si legge in un dossier dell’Istat - sono gli ortofrutticoli e cereali (94 prodotti), i formaggi (43), gli oli extravergine di oliva (42) e le preparazioni di carni (36). Le carni fresche e gli altri settori comprendono, rispettivamente, tre e 21 specialità.
Nel 2011 gli operatori certificati sono 84.148, in calo dello 0,5% rispetto al 2010. Di questi, il 91,9% svolge esclusivamente attività di produzione, il 5,9% solo trasformazione e il restante 2,2% entrambe le attività.
I produttori (-0,4% rispetto al 2010) sono più numerosi nei settori dei formaggi (31.116), degli oli extravergine di oliva (20.278) e degli ortofrutticoli e cereali (16.621).
I trasformatori (+4% rispetto al 2010) sono più numerosi nei settori degli oli extravergine (1.855), dei formaggi (1.663) e degli ortofrutticoli e cereali (1.092).
Nel sistema di certificazione, gli operatori fuoriusciti (9.080) superano i nuovi entrati (8.641).
Tra i titolari di queste aziende prevale la componente maschile: infatti, il 79,9% dei produttori e l'85,3% dei trasformatori sono uomini.
Il 28% dei produttori è localizzato in montagna a fronte del 17% di aziende agricole montane rilevate dal censimento dell'agricoltura nel 2010.
A livello territoriale continua il progressivo rafforzamento dei prodotti di qualità nelle regioni meridionali, sebbene gli operatori e le strutture produttive risultino storicamente radicati soprattutto nel Nord del Paese.