Etichette vino: sta per scadere la deroga per le bottiglie con il Qr code con la sola "i"

 
È sempre più vicina la scadenza della proroga concessa all’Italia sull’entrata in vigore della nuova normativa sull’etichettatura del vino. Se infatti dall’8 dicembre 2023 l’Unione Europea ha introdotto la normativa che impone la specifica degli ingredienti mediante un QR code indicante informazioni sul valore energetico e sulla presenza di allergeni, con il Decreto Ministeriale n. 0675460 del 07/12/2023 firmato dal ministro Francesco Lollobrigida è stata invece prevista una deroga trimestrale al Regolamento UE 1308/2013 sulle nuove informazioni per le etichette dei prodotti vitivinicoli.
La deroga, prevista fino all’8 marzo 2024, permette l’etichettatura e la commercializzazione di vino e prodotti vitivinicoli aromatizzati circolanti sul territorio nazionale con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 “i” accanto al QR Code, dal quale è possibile ricavare la lista degli ingredienti e dei valori nutrizionali, per dare una corretta informazione ai cittadini.
Perché si è arrivati a questa proroga? La norma Ue, entrata in vigore l’8 dicembre, inizialmente prevedeva che per gli ingredienti fosse utilizzato un codice Qr accompagnato appunto dalla lettera “i”, ma a poche settimane dall’entrata in vigore la Commissione ha deciso di inserire il termine completo “ingredienti”, condannando quindi al macero tutte le etichette già stampate dai produttori che per tempo si erano adeguati.
In questo modo si sono volute salvare tutte quelle etichette già stampate in occasione dell’ultima vendemmia, evitando così sprechi – si stimano circa un cinquanta milioni di etichette - e si è voluto dare il tempo alle aziende di riuscire ad aggiornarsi secondo l’ultima normativa rispettando i nuovi requisiti.
Le nuove norme hanno l’obiettivo di fornire ai consumatori dettagli approfonditi sugli ingredienti e il valore nutrizionale dei prodotti, oltre ad aumentare la trasparenza nel settore vitivinicolo.
Oltre l’8 marzo, dunque, le etichette errate che non sono state utilizzate dovranno essere distrutte per non rischiare sanzioni.
È questo un passaggio decisivo nel mondo del vino, il quale viene così equiparato agli altri alimenti. In questo modo si vuole garantire una sempre maggiore trasparenza nei confronti del consumatore che potrà così conoscere meglio cosa viene utilizzato per produrre il vino.
Dovendo far ricorso al QR code, i produttori avranno la possibilità di modificare le informazioni disponibili online in qualsiasi momento, senza la necessità di ristampare ogni volta le etichette fisiche, rispondendo rapidamente a eventuali cambiamenti nella composizione del prodotto o nelle normative, garantendo che i consumatori abbiano sempre accesso alle informazioni più recenti e accurate.
 
 
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