​Zara contro Zara. Vince la pasta

 
Ffauf Italia vince contro il colosso internazionale Inditex.
La piccola società di Treviso, specializzata nel settore della ristorazione, conosciuta non solo in Italia ma anche in Europa per il marchio Pasta Zara, è riuscita a tutelare e difendere il proprio marchio contro il noto brand di abbigliamento Zara, appartenente al gruppo iberico Inditex e intenzionato ad estendersi nel mondo della ristorazione e delle caffetterie. Il verdetto è infine arrivato dopo poco più di dieci anni di querelle.
Ffauf Italia è riuscita a vincere una lunga battaglia legale grazie anche al team di Bugnion, società leader in Italia e in Europa nella consulenza in Proprietà Industriale e Intellettuale (IP), prima per numero di depositi di brevetti europei.
L’azienda di Treviso ha così tutelato e difeso il proprio marchio, anch’esso a nome Zara ma registrato per prodotti alimentari, in Italia e successivamente anche in diversi Paesi dell’Unione Europea, già nel lontano 1969.
Il marchio Ffauf vide le sue origini negli anni ’30, quando il nonno dei 4 fratelli che ora gestiscono la società, decise di trasferire lo stabilimento a Zara, in Croazia e lì rimase fino alla chiusura in seguito alla guerra civile nell’ex Jugoslavia, ritornando in Italia. Da qui l’idea, negli anni ’60 di associare alla propria pasta il nome Zara proprio in memoria del nonno e di quella prima fabbrica inaugurata in Croazia.
La pronuncia del Tribunale dell’Unione Europea rappresenta solamente l’ultimo tassello di una vicenda giudiziaria molto articolata e complessa, ma quello di Ffauf può considerarsi un grande risultato ottenuto contro un colosso internazionale.
Per ora Zara dovrà continuare ad occuparsi di vestiti ed arredamento e, qualora non abbandonasse le sue mire espansionistiche nel mondo del food, dovrà optare per un nuovo marchio che non sia già registrato.
È invece ancora in corso la vertenza giudiziaria che vede contrapposto il colosso dell’abbigliamento Zara e la Bazzara Caffè dei fratelli Franco e Mauro Bazzara. La battaglia giudiziaria è incominciata nel 2015 a tutela dei rispettivi marchi.
I legali di Zara contestano il nome Bazzara, che corrisponde al cognome dei fondatori, da un punto di vista sia verbale, per il suono delle parole, che figurativo, per il logo, che pur non essendo stato brevettato, è diffuso a livello europeo e viene giudicato troppo simile a quello del colosso spagnolo.
Questa causa è stata fino ad ora sospesa perché Zara era impegnata nell’altra contestazione. Chissà se, essendosi conclusa una prima battaglia, si porrà la parola fine anche a questo contenzioso.

 
FONTI: PAMBIANCO NEWS, FOOD AFFAIRS, CORRIERE DELLA SERA
 
 
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