Aggiornamento sulla catena di approvvigionamento negli USA: trattative portuali, variante Omicron e carenza di camionisti.

 
Gli operatori delle strutture portuali della costa occidentale statunitense apriranno i negoziati con l'International Longshore and Warehouse Union (ILWU) all'inizio del 2022; i negoziati potrebbero complicare una situazione di trasporto già congestionata.

Le Compagnie private che gestiscono gli impianti portuali dallo Stato di Washington alla California del Sud inizieranno i negoziati per un accordo pluriennale con il sindacato che rappresenta circa 22.000 lavoratori portuali per sostituire il contratto che scadrà nel luglio del prossimo anno. Il sindacato ha già rifiutato un'offerta degli operatori portuali per ritardare i negoziati fino al 2023.

Willie Adams, Presidente internazionale dell'ILWU, in una dichiarazione riporta si dovrebbe accettare la prospettiva della contrattazione collettiva in quanto fondamentale per il benessere dei porti, piuttosto che prevedere una inevitabile catastrofe.
Gli Stati Uniti si sono uniti all'Europa e al Regno Unito nel limitare i voli dall'Africa meridionale per la nuova variante del coronavirus, Omicron; i funzionari statunitensi hanno detto che i voli dal Sudafrica, Botswana, Zimbabwe, Namibia e Lesotho saranno bloccati e solo i cittadini statunitensi e i residenti saranno autorizzati a spostarsi da queste regioni. La variante Omicron è stata segnalata per la prima volta dal Sudafrica il 24 novembre ma da allora è stata identificata anche in altri Paesi.

È stata designata come una variante preoccupante per l’OMS a causa del gran numero di mutazioni e inoltre potrebbe influenzare le spedizioni. La Cina, per esempio, potrebbe raddoppiare il suo approccio “zero-COVID” (chiusura di massa, sistemi di tracciamento dei contatti, controllo dei confini e quarantene). In particolare, il Paese ha anche implementato severi controlli nei porti, compreso il monitoraggio delle navi e dei carichi, per prevenire l'arrivo di casi.

L'attuale carenza di autisti di camion continua ad avere un impatto sulla fornitura di varie merci. Nel Regno Unito, un gruppo di 48 aziende di vini e liquori ha avvertito il governo di una potenziale carenza di alcolici per Natale a causa della carenza di camionisti, ha riportato The Guardian (24 novembre).
La Wine and Spirit Trade Association ha riferito che il tempo necessario per l’importazione di prodotti negli Stati Uniti è aumentato di cinque volte rispetto ad un anno fa; inoltre, i costi di trasporto sono aumentati di circa il 7%.

In tutti gli Stati Uniti, una carenza di bottiglie di vetro sta minacciando le vendite di vino e liquori con l'avvicinarsi del picco della stagione delle vacanze; le cause possono essere ritrovate nella forte domanda di alcolici e carenza di manodopera, insieme alla deviazione della produzione del vetro destinata alle fiale dei vaccini contro il Covid-19.
 
FONTI: THE FOOD INSTITUTE, ICE
 
 
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