​Alla ricerca di personale: scarsità di manodopera e conseguenze sull’approvvigionamento alimentare

Massicce interruzioni della catena di approvvigionamento continuano a pervadere il settore alimentare.
 
Alcuni dei maggiori distributori alimentari statunitensi, tra cui United Natural Foods Inc. e Sysco Corp., hanno difficoltà a evadere gli ordini: ad esempio, Sysco ha evidenziato che i prezzi legati agli alimenti di primo consumo come la carne di pollo, di suino e la carta per imballaggi da asporto stanno aumentando a causa della scarsità di scorte. Oltre a tutto ciò, i produttori di alimenti sono anche alle prese con la carenza di resina alimentare, alluminio e altre materie prime utilizzate per l'imballaggio.

Nella maggior parte dei casi, gli imprenditori faticano a soddisfare la domanda a causa della continua carenza di dipendenti. Ci si aspettava che negli Stati una volta scaduti i sussidi di disoccupazione e quelli legati alla situazione pandemica, si vedesse un aumento di nuovi assunti o dipendenti ritornati a lavorare. Tuttavia, tutto ciò non è avvenuto.

Rick Williams, Operations Business Partner di JPG Resources, ha dichiarato che: “In alcuni casi, i produttori non sono in grado di assumere un numero sufficiente di dipendenti, contribuendo così a ridurre la produttività; in altri, gli imprenditori sperimentano una riduzione fino al 20-40% del personale su alcuni turni, andando ad inficiare la pianificazione e la produzione.”

La carenza di autisti statunitensi di mezzi pesanti sta ulteriormente esacerbando le strozzature relative all’approvvigionamento; secondo il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, il ricambio del personale corrisponde ad oltre il 90% per i grandi vettori a lungo raggio e oltre il 72% per quelli minori.

Nel settore della vendita al dettaglio di generi alimentari, le scorte di un'ampia gamma di categorie continuano a fluttuare; a causa delle limitate indicazioni dei fornitori, i negozianti cercano di prevedere quanto complete o tempestive saranno le loro consegne.

Il fondatore e CEO del Center of Advancing Retail and Technology, Gary Hawkins, ha dichiarato che i rivenditori cercano di prendere spunti dalle esperienze dello scorso anno per mitigare queste problematiche. Infatti, molti di questi hanno ridotto e semplificato l'assortimento di prodotti in molte categorie, concentrandosi sul mantenimento migliorato del magazzino su un numero inferiore di articoli.

Anche le aziende del Regno Unito sono alle prese con le carenze relative alla manodopera con conseguenti problemi alla catena di approvvigionamento. In risposta alla crisi delle assunzioni nel Paese, Amazon ha iniziato a offrire bonus di 1373 dollari, così come Tesco e Asda stanno offrendo un bonus d'ingresso per i camionisti.

Secondo il Financial Times, anche i supermercati consegnano ai negozi con minore frequenza e danno la priorità ad alcuni prodotti; infine, ristoranti come McDonald's e Nando's hanno tagliato importanti offerte di menu e chiuso i negozi nelle ultime settimane a causa della carenza di prodotti.
 
FONTI: FOOD INSTITUTE FOCUS; ITALIAN TRADE AGENCY
 
 
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