Provvedimento del 08-02-2011

Iscrizione della denominazione «Limone di Siracusa» nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.
 
Tipo documento Legge → Provvedimento
Numero
Del 08/02/2011
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 46
del 25/02/2011
Serie S.O.
Documento emesso dal
MIPAAF - Dir. Gen. dello sviluppo agroalimentare e della qualità - SAQ VII
IL DIRETTORE GENERALE
dello sviluppo agroalimentare e della qualità - SAQ VII
Visto il regolamento (CE) n. 510 del consiglio del 20 marzo 2006 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari;
Considerato che, con regolamento (UE) n. 96 della commissione del 3 febbraio 2011, la denominazione «Limone di Siracusa» riferita alla categoria ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati, è iscritta quale indicazione geografica protetta nel registro delle denominazioni di origine protette (D.O.P.) e delle indicazioni geografiche protette (I.G.P.) previsto dall'art. 7, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 510/2006;
Visto che, con nota n. 42461 del 12 maggio 2010, la regione siciliana ha comunicato la variazione dell'organismo di controllo, si rende necessario modificare il disciplinare di produzione all'art. 9 e la scheda riepilogativa al punto 4.7, indicando come organismo di controllo l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia «A. Mirri» - via Gino Marinuzzi n. 3 - Palermo - Tel. 091/656511 - Telefax 091/6565243;
Ritenuto che sussista l'esigenza di pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta «Limone di Siracusa», affinché le disposizioni contenute nel predetto documento siano accessibili per informazione erga omnes sul territorio nazionale;

 

[Testo del provvedimento]
 
Provvede alla pubblicazione degli allegati disciplinare di produzione e scheda riepilogativa della indicazione geografica protetta «Limone di Siracusa», registrata in sede comunitaria con regolamento (UE) n. 96 del 3 febbraio 2011.
I produttori che intendono porre in commercio la denominazione «Limone di Siracusa», possono utilizzare, in sede di presentazione e designazione del prodotto, la suddetta denominazione e la menzione «Indicazione geografica protetta» solo sulle produzioni conformi al regolamento (CE) n. 510/2006 e sono tenuti al rispetto di tutte le condizioni previste dalla normativa vigente in materia.

 

Allegato
Disciplinare di produzione indicazione geografica protetta «Limone di Siracusa»
 
Art. 1  Denominazione
L’Indicazione Geografica Protetta «Limone di Siracusa» è riservata ai frutti di limone che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare.
 

 

Art. 2  Descrizione del prodotto
L’Indicazione Geografica Protetta «Limone di Siracusa» è riservata alla cultivar «Femminello» e ai suoi cloni, riferibili alla specie botanica Citrus limon (L) Burm coltivati in impianti specializzati nel territorio della Provincia di Siracusa definito nel successivo art. 3, rispondenti ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare.
 
In particolare, i dati caratterizzanti le tipologie di frutto a seconda delle epoche di raccolta, sono le seguenti:
Primofiore sono i frutti raccolti a partire dal 1 ottobre fino al 14 aprile e che rispondono alle seguenti caratteristiche:
da verde chiaro a giallo citrino;
ellittica;
da media a grossa;
non inferiore a 100 gr;
di colore verde chiaro o giallo citrino;
di colore giallo citrino, con resa non inferiore al 34% e con acidità >6%.
> 7

Bianchetto o Maiolino (o limone primaverile) sono i frutti raccolti dal 15 aprile al 30 giugno e che rispondono alle seguenti caratteristiche:
giallo chiaro;
ellittica o ovoidale;
grossa;
non inferiore a 100 g;
di colore giallo;
di colore giallo citrino, con resa non inferiore al 30% e con acidità >5,5%.
> 6,5

Verdello (o limone d’estate): sono i frutti raccolti dall’1 luglio al 30 settembre e che rispondono alle seguenti caratteristiche:
verde chiaro;
ellittica-sferoidale;
medio-grossa;
non inferiore a 100 g;
giallo citrino;
di colore giallo citrino, con resa non inferiore al 25% e con acidità >5,5%.
> 6

 
I frutti che si fregiano dell’Indicazione Geografica Protetta «Limone di Siracusa» devono essere commercializzati allo stato fresco nelle categorie Extra e Prima. I calibri ammessi sono: 3, 4, 5.
 

 

Art. 3  La zona di produzione
La zona geografica di coltivazione dell’Indicazione Geografica Protetta «Limone di Siracusa» comprende i comuni di Augusta, Melilli, Siracusa, Avola, Noto, Rosolini, Floridia, Solarino, Sortino e Priolo Gargallo. Tale area geografica si estende non oltre i 10 km dal mare Ionio e non supera i 210 metri di altitudine sul livello del mare ed è delimitata a nord e a sud rispettivamente dalle valli esposte a sud del torrente Porcaria e del fiume Tellaro.
 

 

Art. 4  Origine del prodotto in relazione alla zona geografica
Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata documentando per ognuna il prodotto in entrata ed in uscita. In questo modo e attraverso l’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei coltivatori-produttori e dei confezionatori, nonché attraverso la denuncia tempestiva alla struttura di controllo delle quantità prodotte, è garantita la tracciabilità del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
 

 

Art. 5  Il sistema di coltivazione
Il sistema di coltivazione deve essere quello tradizionalmente adottato nella zona. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli atti a mantenere un perfetto equilibrio e sviluppo della pianta oltre ad una normale aerazione e soleggiamento della stessa.
 
La densità di piantagione massima è di 400 piante per ettaro. Per impianti esistenti ed in fase di produttività decrescente è ammessa una densità fino ad un massimo di 500 piante per ettaro. Per i sesti dinamici la densità massima ammessa è di 850 piante per ettaro.
 
I portinnesti sono i seguenti: «Arancio amaro», «Poncirus trifoliata», «Citrange Troyer», «Citrange Carrizo» e «Citrus macrophylla», dotati di alta stabilità genetica.
 
Le operazioni colturali, per la gestione tecnica convenzionale e le modalità di raccolta, devono essere quelle previste dalla «Normale Buona Pratica Agricola». Queste norme, per il limone, si riferiscono alla gestione del suolo, agli interventi di concimazione, all’irrigazione, alla difesa.
 
La produzione dell’Indicazione Geografica Protetta «Limone di Siracusa» può avvenire in impianti condotti con il metodo di coltivazione:
a)  convenzionale: che è quello in uso nella zona, con l’osservanza delle norme di «Normale Buona Pratica Agricola» della Regione Siciliana;
b)  integrato: con produzione ottenuta mediante l’osservanza delle norme tecniche previste dal Disciplinare della Regione Siciliana in adozione dei Regolamenti comunitari in materia agroambientale;
c)  biologico: in osservanza del Reg Ce 834/2007.

 


 

Art. 6  La raccolta
La raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a mano. Il distacco dei frutti deve essere effettuato con l’ausilio di forbicine da raccolta per il taglio del peduncolo. La raccolta va fatta direttamente dalla pianta secondo i metodi tradizionali ad un livello di sviluppo dei frutti tale da garantire la buona qualità organolettica ed estetica degli stessi. E’ ammesso che il colore dei frutti sia variabile in funzione delle condizioni pedo-climatiche, in funzione delle varie fioriture e della particolare epoca di raccolta. La produzione massima consentita di limoni è fissata in 29t/ha per l’intera campagna di produzione comprendente i frutti di tutte le fioriture.
 

 

Art. 7  Legame con l’ambiente
Il limone, che in inverno subisce soltanto un leggero rallentamento del suo metabolismo, è specie molto sensibile al freddo, mentre rispetto ad altri agrumi è piuttosto resistente alle alte temperature. Per questi motivi la coltivazione del limone è diffusa lungo la fascia costiera ed in alcune limitate aree comprese nelle valli dei corsi d’acqua che solcano la provincia di Siracusa dal Porcaria (a nord) fino al Tellaro (a sud), trovando le più favorevoli condizioni sui versanti esposti a sud.
 
La temperatura è il principale fattore climatico che limita la coltura limonicola. Dall’analisi dei valori medi annui delle temperature rilevate nella pianura costiera di Siracusa è possibile evidenziare che l’ambiente siracusano presenta condizioni di clima temperato da ottobre a marzo ed arido da aprile a settembre. La temperatura media annua è di 18-19°C, la media delle massime nel periodo estivo non supera la soglia di 31°C, mentre quella delle minime dei mesi più freddi (gennaio e febbraio) non scende al di sotto di 8-9°C.
 
Dopo la temperatura, l’acqua è il fattore determinante per la coltivazione del limone. Nell’area di produzione del «Limone di Siracusa» le riserve d’acqua sono garantite dal grande bacino idrico sotterraneo del tavolato ibleo, che costituisce il più importante serbatoio naturale di acqua dell’intera Sicilia, e dai corsi d’acqua superficiali. La disponibilità di acqua unita all’umidità atmosferica hanno un ruolo decisivo nella determinazione della qualità dei frutti di Limone di Siracusa, infatti l’assenza di stress idrici e un’atmosfera mediamente umida consentono di ottenere frutti più succosi, di forma regolare, con buccia fine, e che possono essere raccolti 12 mesi l’anno. Rispetto al suolo, il limone nella costa ionica siracusana viene coltivato principalmente in terreni appartenenti al gruppo dei suoli bruno-calcarei, i quali poggiano su substrati di calcari e calcari dolomitici, ed al gruppo dei suoli alluvionali presenti lungo i depositi alluvionali dei corsi d’acqua. Infatti, nel Siracusano i terreni sono dotati di ottima fertilità, sono più o meno profondi e ben dotati di elementi nutritivi e di sostanza organica.
 
La Sicilia annovera una storica tradizione nella coltivazione degli agrumi ed il rispetto delle antiche tradizioni nella coltivazione di queste piante, tramandata di generazione in generazione continua ancora oggi nel siracusano, dando vita ad una vera e propria scuola di specialisti nella coltivazione del «Limone di Siracusa».
 
Per questi motivi il «Limone di Siracusa» mantiene un profondo legame con l’ambiente che si evidenzia in tutta la filiera del prodotto.
 

 

Art. 8  Confezionamento ed etichettatura
E’ obbligatorio indicare a caratteri leggibili e visibili su almeno uno dei lati dell’imballaggio, mediante stampatura diretta indelebile o mediante etichetta integrata nel collo o solidamente fissata ad esso: varietà, origine, categoria, calibro, lotto. Nella fase di vendita al minuto, le indicazioni previste per la marcatura devono essere presentate in modo chiaro e leggibile. Per i prodotti presentati in imballaggi preconfezionati a norma della direttiva 79/112/Ce deve essere indicato il peso netto, oltre a tutte le menzioni previste dalle norme. Per i frutti venduti alla rinfusa è obbligatoria la bollinatura del 100% di essi.
 
Gli imballaggi utilizzabili devono essere nuovi. I materiali ammessi sono: cartone, legno, plastica.
 
E’ ammesso l’uso di imballaggi in plastica a noleggio, riciclabili. Le confezioni ammesse sono: reti e borse con banda plastica attaccata alla rete. Ogni imballaggio ed ogni confezione devono riportare il logo del «Limone di Siracusa».
 

 

Art. 9  I controlli
Il controllo sulla conformità del prodotto al disciplinare è svolto, da una struttura di controllo, conformemente a quanto stabilito dagli articoli 10 e 11 del Reg. (CE) n. 510/2006. Tale struttura è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia «A.Mirri» -; Via Gino Marinuzzi n. 3 - Palermo - tel. 091 656511 telefax 091 6565243;
 

 

Art. 10  Il logo e l’etichettatura
Il logo consiste in un ovale orizzontale con il bordo colore verde quadricromia contenente una raffigurazione in bianco e nero del Teatro Greco di Siracusa nella cui cavea, nella parte destra, sono poggiati due limoni. Di questi uno è intero, con una foglia, posto in secondo piano, l’altro è in sezione e copre in parte il primo limone.
 
Il limone con la foglia ha un peduncolo, e la foglia è di colore verde quadricromia. La foglia è rivolta verso il centro del marchio e copre in parte il limone a cui è attaccata col peduncolo.
 
La buccia dei due limoni è di colore giallo quadricromia, la polpa del limone in sezione è di colore giallo quadricromia, la scritta «Limone di Siracusa» è di colore nero, font Times New Roman grassetto, alto 24; lo sfondo è di colore bianco.

 
E’ vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione e menzione diverse da quelle espressamente previste dal disciplinare, ivi compresi aggettivi qualificativi del tipo «fine, superiore, selezionato, scelto» e similari. Non è consentito l’uso di termini laudativi.
 

 

Scheda riepilogativa
 
Regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine.
«Limone di Siracusa»
(N. CE: )
DOP ( ) - IGP ( X )
La presente scheda riepilogativa presenta ai fini informativi gli elementi principali del disciplinare
1. Servizio competente dello Stato membro:
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Via XX Settembre n. 20 - 00187 ROMA
06-46455104
06- 46655306
saco7@politicheagricole.gov.it
2. Associazione:
Consorzio del Limone di Siracusa
c/o SOAT 50 - viale Teracati, 39 - 96100 SIRACUSA
0931 - 38234
0931 - 38234
Produttori / trasformatori ( X ) altro ( )
3. Tipo di prodotto:
Classe 1.6: Ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati.
4. Descrizione del disciplinare:
(sintesi dei requisiti di cui all’ articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006)
4.1 Nome: «Limone di Siracusa»
4.2 Descrizione:
L'Indicazione geografica protetta «Limone di Siracusa» è riservata alla cultivar «Femminello» e ai suoi cloni, riferibili alla specie botanica Citrus limon (L) Burm coltivati in impianti specializzati nel territorio della provincia di Siracusa definito al punto 4.3.
Gli elementi caratterizzanti le tipologie di frutto a seconda delle epoche di raccolta sono le seguenti:
Primofiore: sono i frutti raccolti a partire dal 1 ottobre fino al 14 aprile e che rispondono alle seguenti caratteristiche:
Colore della buccia: da verde chiaro a giallo citrino;
Forma: ellittica;
Pezzatura: da media a grossa;
Peso dei frutti: non inferiore a 100 g;
Polpa: di colore verde chiaro o giallo citrino;
Succo: di colore giallo citrino;
Tenore minimo di succo filtrato: > 34% del peso;
Grado Brix della polpa: > 7;
Acidità: > 6%.
Bianchetto o Maiolino (o limone primaverile): sono i frutti raccolti dal 15 aprile al 30 giugno e che rispondono alle seguenti caratteristiche:
Colore della buccia:
giallo chiaro;
Forma: ellittica o ovoidale;
Pezzatura: grossa;
Peso frutti: non inferiore a 100 g;
Polpa: di colore giallo;
Succo: di colore giallo citrino;
Tenore minimo di succo filtrato: > 30% del peso;
Grado Brix della polpa: > 6,5;
Acidità: > 5,5%.
Verdello (o limone d'estate): sono i frutti raccolti dall’1 luglio al 30 settembre e che rispondono alle seguenti caratteristiche:
Colore della buccia: verde chiaro;
Forma: ellittica-sferoidale;
Pezzatura: medio-grossa;
Peso frutti: non inferiore a 100 g;
Polpa: giallo citrino;
Succo: di colore giallo citrino;
Tenore minimo di succo filtrato: > 25% del peso;
Grado Brix della polpa: > 6;
Acidità: > 5,5%.
I frutti che si fregiano dell'Indicazione geografica protetta «Limone di Siracusa» devono essere commercializzati allo stato fresco nelle categorie Extra e Prima. I calibri ammessi sono: 3, 4, 5.
4.3 Zona geografica:
La zona geografica di coltivazione del Limone di Siracusa I.G.P. comprende i comuni di Augusta, Melilli, Siracusa, Avola, Noto, Rosolini, Floridia, Solarino, Sortino e Priolo Gargallo.
Tale area geografica si estende non oltre i 10 km dal mare Ionio e non supera i 210 metri di altitudine sul livello del mare ed è delimitata a nord dalle valli esposte a sud del torrente Porcaria e a sud dalle valli esposte a sud del fiume Tellaro.
4.4 Prova dell’origine:
Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata documentando per ognuna il prodotto in entrata ed in uscita. In questo modo e attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei coltivatori-produttori e dei confezionatori, nonché attraverso la denuncia tempestiva alla struttura di controllo delle quantità prodotte, è garantita la tracciabilità del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
4.5 Metodo dell’ottenimento:
I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli atti a mantenere un perfetto equilibrio e sviluppo della pianta oltre ad una normale aerazione e soleggiamento della stessa. La densità di piantagione massima è di 400 piante per ettaro. Per i sesti dinamici la densità massima ammessa è di 850 piante per ettaro.
I portinnesti sono i seguenti: «Arancio amaro», «Poncirus trifoliata», «Citrange Troyer», «Citrange Carrizo» e «Citrus macrophylla», dotati di alta stabilità genetica.
La raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a mano. Il distacco dei frutti deve essere effettuato con l'ausilio di forbicine da raccolta per il taglio del peduncolo. La raccolta va fatta direttamente dalla pianta secondo i metodi tradizionali ad un livello di sviluppo dei frutti tale da garantire la buona qualità organolettica ed estetica degli stessi.
La produzione massima consentita di limoni e' fissata in 29 t/ha per l'intera campagna di produzione comprendente i frutti di tutte le fioriture.
4.6 Legame:
Il «Limone di Siracusa è caratterizzato, dall’elevata resa in succo, dalla pezzatura medio grossa e dal calendario di raccolta che copre l’intero arco dell’anno. Tali peculiarità derivano dalle condizioni pedoclimatiche del territorio e dalle cultivar presenti nell’areale di produzione. La coltivazione del «Limone di Siracusa» avviene lungo la fascia costiera ed in alcune limitate aree interne, comprese nelle valli dei corsi d’acqua che solcano la provincia di Siracusa. Dall’analisi dei valori medi annui delle temperature rilevate nella pianura costiera di Siracusa è possibile evidenziare, infatti, che l’ambiente siracusano presenta condizioni di clima temperato da ottobre a marzo ed arido da aprile a settembre. Nell’intera area, i terreni sono dotati di ottima fertilità, sono più o meno profondi e ben dotati di elementi nutritivi e di sostanza organica.
L’acqua è il fattore determinante per la coltivazione del limone. Nell’area di produzione del «Limone di Siracusa» le riserve d’acqua sono garantite dal grande bacino idrico sotterraneo del tavolato ibleo, che costituisce il più importante serbatoio naturale di acqua dell’intera Sicilia, e dai corsi d’acqua superficiali. La disponibilità di acqua unita all’umidità atmosferica hanno un ruolo decisivo nella determinazione della qualità dei frutti di Limone di Siracusa, infatti l’assenza di stress idrici e un’atmosfera mediamente umida consentono di ottenere frutti più succosi, di forma regolare, con buccia fine e che possono essere raccolti 12 mesi l’anno.
La Sicilia annovera una storica tradizione nella coltivazione degli agrumi ed il rispetto delle antiche tradizioni nella coltivazione di queste piante, tramandata di generazione in generazione continua ancora oggi nel siracusano, dando vita ad una propria scuola di specialisti nella coltivazione del «Limone di Siracusa».
4.7 Struttura di controllo:
La struttura di controllo adempie le condizioni stabilite nella norma EN 45011.
Nome: Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia «A. Mirri»;
Indirizzo: Via Gino Marinuzzi n. 3 - Palermo
Tel.: 091 656511
Fax: 091 6565243
4.8 Etichettatura:
Per i frutti confezionati, è obbligatorio indicare a caratteri leggibili e visibili su almeno uno dei lati dell'imballaggio, mediante stampa diretta indelebile o mediante etichetta integrata nel collo o solidamente fissata ad esso: varietà, origine, categoria, calibro, lotto.
Per i frutti venduti alla rinfusa è obbligatoria la bollinatura del 100% di essi.
I materiali per gli imballaggi sono: cartone, legno, plastica. E' ammesso l'uso di imballaggi in plastica a noleggio, riciclabili. Le confezioni ammesse sono: reti e borse con banda plastica attaccata alla rete. Ogni imballaggio ed ogni confezione devono riportare il logo del «Limone di Siracusa».
Il logo consiste in un ovale orizzontale contenente una raffigurazione in bianco e nero del Teatro Greco di Siracusa nella cui cavea, nella parte destra, sono poggiati due limoni. Di questi uno è intero, con una foglia, posto in secondo piano, l'altro è in sezione e copre in parte il primo limone. Il limone con la foglia ha un peduncolo, e la foglia è di colore verde quadricromia. La foglia è rivolta verso il centro del marchio e copre in parte il limone a cui è attaccata col peduncolo.
All’interno dell’ovale, in alto, è riportata la dicitura «Limone di Siracusa».
E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione e menzione diverse da quelle espressamente previste, ivi compresi aggettivi qualificativi del tipo «fine, superiore, selezionato, scelto» e similari. Non è consentito l'uso di termini laudativi.
 
 
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