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La mortadella finisce sul banco degli imputati

La Regione Emilia Romagna prima la esclude dagli alimenti per le mense dei bambini e poi la riammette dopo una sollevazione popolare
 
Un vero e proprio trauma cittadino. Bologna ha infatti rischiato di bloccarsi per difendere la sua mortadella dopo l’affronto fatto dalla Regione Emilia Romagna con l’adozione di una delibera della Giunta di Errani che indica quali prodotti sono consigliati da utilizzare nelle mense scolastiche penalizzando la mortadella, salame, piadina e pasta all'uovo, tutti prodotti della tradizione emiliano-romagnola.

Il provvedimento regionale, "Linee guida per l'offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole", inserisce nelle categoria alimentare da evitare o da usare con moderazione gli insaccati nelle mense dei bambini. Una delibera, che agli occhi degli emiliani, è suonata come una messa al bando della mortadella e dei i cibi considerati piu' calorici. Una decisione che è stata sufficiente a scatenare la sollevazione, contro i vertici di viale Aldo Moro, da parte dell'intera filiera di produttori e commercianti della mortadella: dagli agricoltori ai macellai; dai cuochi ai ristoratori; dai panificatori alle sfogline. Tutti a dire che "la mortadella non fa male" e che, anzi, e' uno degli insaccati "con minor presenza di grasso".

 
 
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