''A quasi 6 anni dall'entrata in vigore della norma che di fatto vieta di somministrare ai clienti di ristoranti olio in ampolle anonime, sono ancora molte le irregolarita' accertate ed e' ancora molto diffuso il ricorso a canali diretti per l'approvvigionamento dell'olio''
Il commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano in riferimento ai risultati dell'azione mirata condotta per oltre due mesi da parte dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) sugli oli alla ristorazione.
I controlli, circa 1000 in totale, sono stati effettuati presso ristoranti, trattorie, pizzerie, birrerie ed altri esercizi della ristorazione, nei centri e le citta' di maggiore affluenza turistica, oltre 1600 i prodotti verificati.
Nel 7% dei casi, spiega il ministero, ''sono state rilevati illeciti, anche penali, per irregolare etichettatura e sistema di chiusura, indicazioni false e ingannevoli, contenuto in metil esteri ed etil esteri degli acidi grassi superiore al limite massimo consentito, aggiunta di oli di oliva di qualita' inferiore. In due casi si e' proceduto al sequestro amministrativo del prodotto rinvenuto''.
''Sono andate avanti per tutto il periodo estivo - spiega il ministero - le verifiche, in tutta Italia, dell'Ispettorato sull'olio utilizzato per la preparazione dei pasti e su quello messo a disposizione del cliente presso gli esercizi di ristorazione con l'obiettivo di verificare i canali di approvvigionamento, la corrispondenza del prodotto alla qualita' merceologica dichiarata e che lo stesso venisse proposto al cliente con regolare etichetta''.
''L'Ispettorato - ha concluso Romano - ha saputo, con questa azione, coniugare l'esigenza di tutela di un prodotto di eccellenza dell'agroalimentare nazionale con la difesa dei consumatori e dei turisti, non trascurando che il nostro Paese possiede il primato europeo per il turismo enogastronomico''.