Pronosticando quest'anno un'emorragia di materie prime di base, in particolari di cereali, la FAO profila scenari difficili per il 2011: le stime parlano di aumenti dell'11% del costo delle importazioni per i paesi a più alto tasso di indigenza e fino al 20% per le nazioni a basso reddito.
Su scala mondiale il valore totale delle importazioni alimentari supererà, con ogni probabilità, la soglia dei mille milardi di dollari.
Dal Food outlook di fine novembre, il rapporto semestrale dell'agenzia Onu, emergono delle riduzioni, sempre in relazione alle giacenze di magazzino, del 12% del granoturco, del 10% del frumento e, per quanto riguarda l'orzo, un crollo del 35% rispetto ai livelli di inizio della campagna.
Notizia tratta da
Agrisole.