NutriScore: dall’Antitrust una multa di 30.000 euro alla Dukan

 
Da tempo si discute animosamente in Europa di Nutriscore, il sistema di etichettatura a semaforo ideato in Francia e che diverse aziende francesi hanno iniziato ad introdurre anche sui loro prodotti distribuiti in Italia.
Se prima è toccato alla catena Carrefour che, dopo un’istruttoria avviata nel novembre 2021, ha dovuto togliere l’etichetta a semaforo dalle loro merci, ora è la volta di un’altra importante multinazionale, la Dukan, che fattura in Italia 499 milioni di euro l’anno prevalentemente con prodotti dietetici.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha infatti deliberato una multa amministrativa di 30.000 euro alla società francese Régime Dukan per pratica commerciale scorretta ovvero per un’omissione informativa sulla confezione di alcuni alimenti a marchio “Dukan” nonché per l’utilizzo del Nutriscore. Ciò che è stato contestato è la mancanza di elementi chiarificatori in relazione ai caratteri e ai limiti della metodologia utilizzata perché non consente al consumatore una chiara lettura e interpretazione dell’etichetta. Inoltre, l’omissione informativa sulle confezioni dei prodotti, relativa alla ragione sociale e all’indirizzo dell’operatore del settore alimentare, risulta in violazione dell’art. 22 del Codice del Consumo in quanto omette un’informazione di cui il consumatore necessita per esercitare i propri diritti.

Altro elemento che divide e fa discutere in Italia, come in altri paesi europei, è che il sistema Nutriscore è incentrato su quantità fisse (pari a 100 grammi o 100 millilitri) divenendo fuorviante perché non viene presa in considerazione la porzione di alimento rispondente al fabbisogno raccomandato giornalmente ma una dose che potrebbe essere significativamente difforme dall’assunzione ordinaria.

Per l’Agcm, dunque, il Nutriscore non deve essere utilizzato perché “non tiene conto di tutti i parametri rilevanti da un punto di vista nutrizionale e comporta l’assegnazione di un punteggio squilibrato”.

Si deve ancora attendere per vedere quale sarà la strada che l’Europa sceglierà di intraprendere. Se ad avere la meglio sarà il metodo Nutriscore o magari la controproposta italiana, Il NutrInform Battery. Quel che per ora è certo è che il metodo a semaforo continua a dividere e a scaldare gli animi di produttori ed associazioni di categoria.
FONTE: AGCM
 
 
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