Se molti non prestano attenzione alle etichette nel momento dell’acquisto, non soffermandosi sulla data di scadenza indicata, troppi ancora oggi gettano nella spazzatura i cibi perché convinti che potrebbero essere nocivi se ingeriti oltre la data indicata in etichetta. È questo quindi un importante provvedimento per cercare di ridurre sempre più gli sprechi alimentari, influenzando ‘il processo decisionale dei consumatori in merito all'opportunità di consumare o eliminare un alimento’, stando le parole della Commissione. Secondo un'indagine di Altroconsumo, infatti, solo un italiano su tre comprende in modo corretto il significato delle date riportate sugli alimenti e la differenza fra data di scadenza e termine minimo di conservazione.
Non si dimentichi infatti che non sono pochi i cibi, anzi, che possono essere tranquillamente consumati anche giorni, settimane o talvolta mesi dopo la scadenza. Bisogna fare un distinguo importante: quando un alimento presenta la dicitura ‘da consumare entro’ deve essere effettivamente consumato entro quella data. Cibi delicati come il pesce, la carne o gli insaccati possono infatti essere molto nocivi e potrebbero causare infezioni più o meno serie (listeria, salmonella, escherichia coli…);, altri, come i latticini freschi, potrebbero essere causa di intossicazioni alimentari. Ben altra cosa è la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”: questo ci segnala il giorno o mese fino a quando un determinato prodotto alimentare conserva le sue proprietà. È questo il caso di cibi come farine, biscotti, pasta, miele, salse (purché conservati in modo appropriato);. Di certo non si rischiano conseguenze e non sono nocivi se ingeriti nei giorni successivi alla scadenza.
Quindi in conclusione, a prescindere da quella che sarà la futura dicitura delle etichette europee, è importante fare sempre una distinzione tra i cibi che possono tranquillamente essere ingeriti anche dopo la scadenza e quelli invece che devono essere buttati perché dannosi per l’uomo. Abbracciando così scelte più oculate, eviteremmo sprechi inutili e al contempo problemi di salute.